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Se ne sente parlare spesso ed effettivamente il 90% della popolazione italiana ne ha sofferto almeno una volta.

Il bruciore di stomaco, associato frequentemente ad acidità e al reflusso gastro-esofageo, sono condizioni patologiche che possono essere molto fastidiose, soprattutto nei casi in cui queste siano ricorrenti o croniche – casi di cui peraltro si tende a parlare meno.

Riporto il caso di una mia paziente che per anni ha sofferto di queste problematiche. La prima volta che si è presentata in studio lamentava di essere molto stressata e di non riuscire a dormire a causa di una forte acidità, che la svegliava puntualmente alla stessa ora e non le permetteva di riaddormentarsi. A seguito dei pasti, inoltre, si sentiva appesantita, gonfia e puntualmente emergeva il bruciore associato a rigurgito acido.

Diceva di aver provato di tutto, dalle diete all’assunzione di farmaci, come gli inibitori di pompa, e di aver sempre messo in pratica i buoni consigli per evitare l’insorgere di acidità (non coricarsi subito dopo i pasti, evitare cibi acidi e grassi, fare regolarmente attività fisica, mangiare lentamente e seduti).

Questo è un caso di cui non si parla spesso, ma che effettivamente rende questa patologia molto più che fastidiosa, poiché si tratta di una condizione cronica che può compromettere anche gravemente lo stato di benessere generale della persona.

Partendo dal presupposto che l’acidità e il bruciore siano spesso associati a condizioni di ansia, tensione e forte stress, è evidente che per i casi cronici – e anche ovviamente per quelli sporadici, è necessario combinare diverse strategie di azione per ovviare al problema.

Sicuramente fare attenzione alla dieta è fondamentale, e non si tratta solo di eliminare cibi grassi, alcolici, caffè e fritti, ma anche frutta e verdura che di per sé hanno base acida (ad esempio: melanzane, pomodori, agrumi) e anche alcune spezie e condimenti (ad esempio: pepe, prezzemolo, aglio, aceto).

A proposito di dieta, segnalo un integratore che ho trovato davvero utile: si tratta dello psillio, una pianta ricca di fibre, naturalmente efficace contro il bruciore e il gonfiore di stomaco se assunta sotto forma di mucillaggine. Due cucchiaini di cuticole di psillio al giorno, prima dei pasti, lasciate sedimentare in un bicchiere d’acqua per 15 minuti circa, aiutano a creare una barriera protettiva contro acidi e grassi.

 

La dieta dunque è necessaria per prevenire gli stati di acidosi, se però ci aggiungiamo anche lo stress, tutte queste condizioni non bastano più.

Come nel caso della mia paziente, è possibile lavorare con la Medicina Tradizionale Cinese, utilizzando lo Shiatsu per trattare i meridiani di stomaco. Dopo qualche seduta lo stomaco risulta più rilassato e leggero e la sensazione di acidità diminuisce grazie proprio alla manipolazione viscerale dello stesso poiché allevia lo stato di contrazione che provoca la risalita dei succhi gastrici. Se allo Shiatsu viene associata anche la Moxibustione il trattamento risulta ancora più efficace e duraturo. Attraverso la Moxa, infatti, si lavora sui punti energetici collegati alla linea dello stomaco, sbloccando la circolazione sanguigna e favorendo una migliore ossigenazione delle pareti viscerali, aiutando così lo stomaco a distendersi e a riequilibrare i suoi assetti.

Shiatsu e Moxa sono due trattamenti che, se combinati insieme, possono realmente aiutare la persona a sentirsi più distesa, non solo a livello organico ma anche psichico, favorendo in tal modo anche la riduzione della tensione e dello stress, quasi sempre causa di acidità e bruciore.

 

Se anche tu soffri di queste problematiche o conosci qualcuno che avrebbe bisogno del nostro aiuto, non esitare a contattarci, saremo felici di poterti fornire ulteriori informazioni sui nostri trattamenti specifici!

Visita la pagina dei contatti su www.gymshiatsu.com.

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Psicologa della salute, blogger, appassionata di benessere e medicina alternativa

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