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Sembrerà scontato, ma corpo e mente parlano lo stesso linguaggio: così come la mente comunica al corpo i propri “stati” e il corpo li comprende e reagisce in funzione di essi (ad esempio, vedi gli studi sulla psicosomatica), anche il corpo per primo manda segnali efficaci al nostro cervello il quale a sua volta attiva una reazione che ci fa “muovere” in una certa direzione piuttosto che un’altra. Un esempio classico, è quello della “reazione di emergenza“: abbiamo sul fuoco una caffettiera e ci avviciniamo per verificare che il caffè sia pronto, ma appena tocchiamo con mano… ahia! Brucia! Ecco che il nostro corpo, attraverso i sensi, invia un “segnale di emergenza” al cervello che avvisa della pericolosità dell’oggetto, e il cervello, di conseguenza, attiva una reazione motoria tale per cui ci allontaniamo immediatamente dalla caffettiera.

Questo meccanismo di comunicazione rapida ed efficiente non vale solo per le situazioni di emergenza, ma anche e soprattutto per quelle meno impellenti, ovvero situazioni dove non c’è uno stato di allerta massimo, ma dove è ancora possibile prendersi del tempo per capire e per capirsi. In Medicina Cinese, ogni organo è associato ad uno stato mentale, tale per cui un’infiammazione, un dolore in quella parte organica è sintomo anche di un malessere specifico a livello mentale. Alcuni studiosi parlano, ad esempio, dell’intestino come il nostro secondo cervello. In particolare, quando quest’ultimo attiva uno stato di emergenza (ad esempio, un evento stressante) chiede all’intestino di “prestargli” delle energie per combattere lo stato di allerta, e per fare questo l’intestino necessariamente deve cessare la sua “attività digestiva” e prestare attenzione alle richieste del cervello. Se questo meccanismo diventa routine, ecco che l’intestino comincia a non avere più le forze di prima e a mostrare i primi segni di cedimento: mal di pancia, gonfiore, stipsi, colon irritabile, sono solo alcuni dei disturbi che eventi mentalmente stressanti possono provocare sul nostro corpo. Il problema è che spesso siamo talmente “abituati” a gestire mentalmente situazioni stressanti, alle frettolosità e al dover fare tanto in poco tempo, che non ci accorgiamo come la mente possa adattarsi a tali situazioni, ma il corpo no… oltre ai disturbi intestinali, anche il reflusso gastro-esofageo, le emicranie, la cute secca, la sonnolenza e chi più ne ha più ne metta! Non siamo sempre in grado di capire quando il nostro corpo ci sta “avvertendo” che qualcosa non va, che dobbiamo rallentare un attimo o addirittura fermarci e riflettere su noi stessi.

A questo proposito, è importantissimo imparare a capire i segnali che il nostro corpo ci manda, a prestargli attenzione, ad accoglierli e a non sottovalutarli o peggio, cercare sbrigativamente di eliminarli. Esistono diverse tecniche e discipline per connettere corpo e mente e per riflettere e comprendere i segnali del corpo, ad esempio lo yoga, pratica millenaria che fa bene a corpo e spiritualità, il focusing, tecnica propria della psicoterapia che indica la capacità del paziente di prestare attenzione a sensazioni e desideri che non sono ancora stati espressi in parole, e lo Shiatsu, disciplina evolutiva che attraverso la digito-pressione stimola profondamente l’intero organismo, bilanciando l’energia individuale e comprendendo stati fisici ed emotivi. Il trattamento effettuato in Gym&Shiatsu, prevede, in particolare, l’individuazione insieme al cliente dell’area dolente, infiammata o gonfia, e a partire da quel punto si lavora anche sul resto del corpo, andando ad identificare le aree di tensione, contrazione e di chiusura più critiche, sciogliendo pian piano tutti i nodi energetici e riportando così l’equilibrio psico-fisico nella persona, attraverso quindi un rilassamento non solo fisico ma anche mentale.

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Psicologa della salute, blogger, appassionata di benessere e medicina alternativa

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